Anche Berlusconi critica Visco: “Bankitalia non ha svolto il controllo atteso”

Renzi sulla mozione: «Gentiloni sapeva ed era d’accordo»
ANSA

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con il premier Matteo Renzi


Pubblicato il 19/10/2017
Ultima modifica il 19/10/2017 alle ore 16:19

«Certamente la Banca d’Italia non ha svolto il controllo che ci si attendeva, non sono del tutto senza senso le volontà di un controllo su quello che si è verificato». Lo ha detto Silvio Berlusconi sul caso Visco, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe. «Peraltro - ha aggiunto - in questo si può vedere quella voglia della sinistra di occupare tutte le posizioni di potere una volta lo facevano dopo le elezioni ora lo fanno prima». 

 

Intanto Matteo Renzi difende la mozione del Pd contro il governatore della Banca d’Italia e, in una intervista al Quotidiano nazionale, aggiunge particolari sulla vicenda. «Mi spiace per le polemiche di Veltroni e Napolitano e di tutti gli altri, anche se rispetto la loro opinione. Ogni discussione aiuta a crescere, ma rimango stupito nel vedere reazioni così dure a un semplice atto parlamentare. O vogliamo dire che il Parlamento non ha diritto di discutere?».  

 

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«Noi non abbiamo una questione personale con il governatore Visco - spiega Renzi - il cui mandato scade per legge a fine ottobre, dopo sei anni di lavoro alla guida della Banca d’Italia. Il Parlamento ha approvato una mozione approvata, non dimentichiamolo, col parere positivo del governo. Una mozione in cui si esprime un giudizio su ciò che è accaduto in questi anni sulle banche. O vogliamo far credere invece che in questi anni sia andato tutto bene?», «qui - aggiunge - non è in ballo il galateo istituzionale né la scelta del nome, ma il ruolo e la dignità del Parlamento». 

 

«Il governo - sottolinea quindi Renzi - non era semplicemente informato: era d’accordo. La mozione parlamentare non solo era nota al governo, ma come sa chi conosce il diritto parlamentare questa mozione prevedeva che il governo desse un parere. Che c’è stato. Ed è stato positivo. L’esecutivo è composto da persone serie, non danno parere positivo senza sapere di cosa stanno parlando. Dunque: è evidente che il governo sapesse e che anche fosse d’accordo. Quanto all’autonomia del processo decisionale, noi rispetteremo qualunque scelta verrà fatta dalle autorità preposte sul nome del prossimo governatore. Auspico che scelgano la persona migliore: se il governo riterrà che la persona migliore sia l’attuale governatore, ne prenderemo atto». 

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