Caso Weinstein, parla Tarantino: “Sapevo abbastanza per fare di più”

Il regista lo ha dichiarato in un’intervista al New York Times
AP

Quentin Tarantino


Pubblicato il 20/10/2017
Ultima modifica il 20/10/2017 alle ore 07:28

«Sapevo abbastanza per fare di più di quello che ho fatto». Lo ha dichiarato il regista Quentin Tarantino in un’intervista al New York Times, intervenendo sul caso di Harvey Weinstein. Tarantino ammette che le informazioni a sua disposizione «erano più di un normale gossip. Non erano di seconda mano».  

 

 

Nell’ultima settimana decine di donne tra cui Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Asia Argento hanno accusato il potentissimo produttore cinematografico di Hollywood di averle molestate sessualmente. Weinstein è stato anche accusato di stupro, ma i suoi legali hanno finora negato che ci siano stati casi in cui abbia avuto rapporti non consensuali. Sono state avviate indagini sul suo conto in diversi paesi, compreso il Regno Unito. È stato licenziato dalla casa di produzione Weinstein Company, che aveva cofondato nel 2005 insieme al fratello Bob. Le principali agenzie di attori, produttori e autori hanno comunque confermato di non avere più nessun interesse a collaborare con la Weinstein Company, anche per i progetti in corso e che sono legati direttamente al produttore.  

 

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Weinstein è stato inoltre espulso dall’associazione degli Oscar, della quale fanno parte attori, registi, produttori e altre personalità del cinema con il compito di votare i film che saranno poi premiati.  

 

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