Ryanair, O’Leary: “I piloti Alitalia vogliono venire da noi”. Enac: “Nessuna sanzione nei confronti della compagnia irlandese”
Michael O’ Leary
«I nostri piloti sono pagati benissimo e al momento stiamo conducendo dei colloqui di lavoro con i piloti Alitalia, che vogliono venire da noi». Lo ha detto l’ amministratore delegato di Ryanair, Michael O’ Leary, a margine della riunione all’ Enac con il presidente Vito Riggio, sottolineando che «lo stipendio è migliore, le condizioni sono migliori, la sicurezza del posto di lavoro è migliore» rispetto all’Alitalia che, ha ribadito, la low cost irlandese non è più interessata ad acquistare.
La Ryanair sta tornando alla normalità e le cancellazioni annunciate fino a marzo saranno le ultime, ha assicurato O’Leary: «Abbiamo assicurato all’Enac che non ci saranno ulteriori cancellazioni oltre quella annunciate fino a marzo che saranno le ultime. Abbiamo confermato una crescita del 6% per il periodo invernale e abbiamo già annunciato nuovi piani e nuove rotte per il 2018».
«Abbiamo sistemato le cose - ha rassicurato O’Leary - i nostri voli stanno tornando alla normalità. Ringranzio l’Enac per il sostegno che ci ha dato perché è stato importante». Riguardo alle penalizzazioni che hanno subito i passeggeri l’amministratore delegato della Ryanair ha chiarito che «i risarcimento costeranno circa 25 milioni di euro». «Pagheremo tutto e già nelle ultime settimane abbiamo trovato una soluzione per il 95% dei passeggeri».
Dopo che O’Leary ha illustrato la situazione e offerto rassicurazioni sul fatto che non si tratta di una crisi strutturale, il presidente dell’Enac, Vito Riggio ha replicato che «al momento non ci sono gli estremi per applicare sanzioni a Ryanair, ma restiamo vigili e pronti ad intervenire se ci saranno segnalazioni». «La crisi è stata affrontata benino», ha aggiunto Riggio, spiegando che «il 97% dei passeggeri è stato riprotetto». «Abbiamo chiesto a tutti i consumatori di farci sapere se effettivamente questo dato, che l’azienda ci ha comunicato e che era il 95% e adesso è il 97%, è vero», ha detto Riggio, sottolineando che «d’altra parte corrisponderebbe al numero basso di ricorsi che abbiamo ricevuto».
Il presidente dell’Enac ha poi spiegato che ciò che interessava sapere dall’incontro con O’Leary era innanzitutto «l’applicazione del regolamento, e su questo abbiamo avuto tutte le garanzie». Poi «che non c’è una crisi strutturale, quindi che non c’è un disinvestimento». E infine «che si applichi al più possibile una legislazione comunitaria che non mortifichi in nessun modo i diritti e gli interessi dei lavoratori».